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Dedicato a Fellicarolo
Strada Fanano Fellicarolo
-Di che si tratta?
-Di viabilità; la solita piagia delle nostre montagne, il solito scoglio contro il quale s'infrangono sul nascere i conati più promettenti del traffico e dell'industria, la solita barriera che attraversa il passo all'agricoltura e che condanna i molteplici tesori che posano da secoli nelle viscere dei nostri monti a restare inesplorati e infruttuosi. Una delle sezioni più rimarchevoli del Comune di Fanano -Fellicarolo- si querela e si agita da lunga peza per la mancanza di una strada facile e sicura che l'unisca col Capoluogo e la metta quindi in comunicazione col resto della Provincia e del Regno.
La strada attuale si distacca a Nord-ovest di Fanano, percorre con miti pendenze e per 3 Km circa, la sponda sinistra del Leo, prospicente a levante, poscia passato il fiume alla Porrcastra, dove prima del 1832 esisteva un ponte a 3 archi che fu asportato da una piena nell'autunno dell'anno iindicato, sale sulla sponda destra del corso d'acqua predominato, per circa 2 Km e con pendenze superiori al 12° fino a raggiungere, a 924 metri sul livello del mare, il centro parrocchiale di Fellicarolo.
Dal 1852 al 70 nessuno pensò a riedificare un ponte sul Leo, accontentandosi la popolazione di Fellicarolo di un piccolo e provvisorio pedagnulo che ad ogni ingrossamento del fiume veniva travolto e portato via. E fu solo in vista dei moltepllici pericoli cui andavano incontro i frequentatori della strada in discorso e delle gravi disgrazie di cui era causa quel poco sicuro passaggio, che furono fatte pratiche presso le autorità affinchè, con qualche savio provvedimento, venisse ristabilito un mezzo sicuro e non interrotto di comunicazione tra Fanano e Fellicarolo.
Per la ricostruzione del ponte sul Leo furono proposti diversi progetti aventi mira non solo la comodità ma altresì la stabilità del manufatto. Di questi parve preferibile quello che segnava il passaggio al Sentirone (metri 772 sul mare) ove il fiume presenta una sinuosità con sponde solidissime ed ha una larghezza di soli 25 metri. Ottenuta l'approvazione del Municipio di Fanano, dal R. Genio Civile e dalla Perfettura, questo progetto doveva andare sollecitamente in esecuzione tanto è vero che fu acquistata dallo stabilimento Cottrau di Napoli una Passerella in ferro. Ma non andò così, giacchè vi furono oppositori di questo progetto cui bastò l'anima di farne sospendere l'attuazione e di presentarne un'altro col transito sul fiume alla Porcastra, nella località cioè dove per altre volte, con grandissimo danno del Comune di Fanano e della popolazione di Fellicarolo, il ponte era stato atterrato dalla violenza delle acque. A giudicarre pertanto quale dei due punti di passaggio corrispondesse meglio alle esigenze del bambino, della sicurezza della comunità delle popolazioni interessate, fu chiamato sul luogo un ingegnere Mammoli i quale memore forse che, spesso, di due litiganti il terzo gode, presentò un progetto su transito sul Leo a Campovecchio, a metri 680 sul mare e 58 metri di larghezza. Ma quest'ultima proposta piacque tanto meno delle due precedenti, sia per l'ingente corso del ponte, sia per il nuovo tratto di strada necessaria, attraverso le agulaie; tratto di strada di oltre 1 Km, che per la natura scoscese e rocciosa e l'esposizione settentrionale del terreno su cui dovrebbe essere tracciata, importerebbe enorme spesa e sarebbe pericolosa sempre, ma specialmente nella stagione dei geli delle nevi e delle valanghe. Con tanta disparità di opinioni, volendo il Comune di Fanano, insieme alla ricostruzione del ponte sul Leo, provvedere all'assestamento generale alla via mulattiera che unisce Fellicarolo al capoluogo, ha fatto classificare questa strada fra le obbligatorie, per la riforma della quale ci sembra ottimo il progetto compilato dall'egregio Ing. Giovanni Coppi.
Partendo da Fanano che è sito a 627 metri sul livello del mare, la nuova via scorrerebbe quasi parallela e al quanto più alta dell'attuale di Fellicarolo fino alla località nomminata Campovecchio sotto Cà di Madoja ove si ramificherebbe proseguendo da una parte fino al Sentirone e a Fellicarolo, dall'altra costeggiando il fosso di Cà di Sella, fino alla Parrocchia di Canevare. Questo tracciato ha l'apprezzabile vantaggio di migliorare molto la strada di Fellicarolo rendendola più comoda e meno inclinata e di poter contemporaneamente servire due sezioni per le quali hanno abbisognato fin qui due vie separate e quindi nell'anno manutenzione doppiamente dispendioso. E per convincersi della verità del nostro asserto, della grande utilità cioè di una nuova strada comune alle due parrocchie di Canevare e Fellicarolo basta osservare che Fanano è a 637 metri sul livello del mare, Campovecchio sotto Cà di Madoja (sito ove la via si biforcherebbe) è a metri 745, il Sentirone, ove la strada passerebbe il fiume 765,50 e Fellicarolo a 924 metri; mentre il vecchio transito alla Porcastra non è alto che metri 729,45 e l'altro a Campovecchio 685. Riesce evidente dal confronto di queste cifre che la nuova strada salirebbe da Fanano a Fellicarolo con uniformi rilievi e pendenze, mentre la via attuale con passaggio alla Porcastra ascende, in un percorso di Km 3 di appena 100 metri per salire poi con troppo forte declivio dalla Porcastra a Fellicarolo,, mentre col transito a Campovecchio la strada in uso aumenterebbe di gran lunga questo difetto. Nè il vantaggio di più miti tendenze e il risparmio considerevole di spesa e di manutenzione sono solo i titoli che rendono commendevole il progetto dell'ingegnere Coppi; altre considerazioni d'indole economica lo indicano preferibile a qualunque altro. L'attuazione del progetto Porcastra costerebbe lire 51800,00; ossia 30000 franchi per la costruzione del ponte Leo (49 metri di luce), 1000 lire pei due bracci di strada di accesso al ponte stesso e lire 20800.00 per due ponticelli sui torrenti Cà di Sella e Campovecchio, largo 14 metri il primo, 12 metri il secondo. La correzione della via per Campovecchio importerebbe lire 56200, delle quali 34800 andrebbero nella fabbricazione del ponte principale ( m. 58 di larghezza ), lire 13600 nella costruzione delle Agulaje ( m.1700 ), lire 3000 in quella di raccordamento con la via attuale ( m.600 ) e 4800 nella erezione del ponte sul fosso Lavacchiello ( m.8 di luce ). Finalmente la strada nuova comune alle due sezioni di Fellicarolo e Canevare transitante il Leo al Sentirone ascenderebbe al totale importo di lire 63800,00, ossia lire 38000 pei tre tronchi di strada da Fanano al Sentirone, dal Sentirone a Fellicarolo, da sotto Cà di Madaja alle Canevare, lire 15000per ponte sul Leo, e lire 10800,00 per due ponticelli di 8 metri l'uno, di 10 l'altro sui torrenti Campovecchio e Sella. Da un imparziale confronto dei suddetti progetti risulta chiaramente che con un piccolo aumento aumento di spesa di circa 10 mila lire si può avere una strada nuova, ben delineata svolgendosi con miti pendenze e servibile contemporaneamente a due importanti villaggi. Che questa strada, essendo inscritta tra le obbligatorie, potrà avere l'inapprezzabile vantaggio di aver costruita per metà a spese della Provincia e del Governo, per buona parte dell'altra metà col fondo speciale del Comune e con opere gratuite obbligatorie.Che quindi la spesa gravitamente sul bilancio Municipale sarà di ben poco momento mentre diventerebbe gravosa qualora si volesse adattare uno degli altri progetti che mancano dei necessari requisiti per essere ammessi a godere i sussidi Governativi e Provinciali. In conseguenza delle quali considerazioni noi facciamo voti perchè la strada Fanano-Fellicarolo, venga sollecitamente costruita secondo il progetto dell'Ing. Coppi, progetto che accoppia alla stabilità ed alla comodità proprie di quelle opere che sono destinate a vivere dei secoli, l'ecnomia presente ed avvenire di quell'importante Comune, che a capo dei suoi doveri e dè suoi desideri pone la prosperità ed il benessere dè suoi amministrati.